Andare

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La liturgia del Natale ci aiuta a capire il grande mistero di un Dio che si fa uomo per amore. Ci soffermeremo sulle parole dei pastori in risposta all’invito degli Angeli: “Andiamo!...”

Andare, muoversi dal quotidiano verso una novità possibile.

Andare, uscire da se stessi e camminare verso la conoscenza per non fossilizzarsi nelle proprie convenienze.

Andare verso il perché della vita, dell’amore. Andiamo, allora, riaggiustiamo i cocci del nostro cuore perché Natale è pace, è famiglia, è rimediare a qualcosa, è far festa insieme. 

Andare è vedere la vita di ogni giorno che diventa mistero; andiamo a vedere la povertà di un Dio che è luce vera che illumina ogni uomo… Andiamo a vedere la dignità di un Dio che diventa uomo. Andiamo senza indugio: Lui ci aspetta per accoglierci così come siamo.

Contempliamo in quel Dio incarnato la dignità di ogni uomo. Con il Natale di Cristo tutto cambia: dinanzi a Giovanni Battista le folle confessavano i loro peccati dopo l’ascolto della parola; i pastori dopo “udito e visto come era stato detto loro”, glorificano Dio e annunciano la gioia. Una gioia che forse non sanno spiegare, ma che vivono ed esplode in quella notte fredda… Guardiamo il presepe, riflettiamo sul mistero, meravigliamoci e ringraziamo Dio!

 

Buon Natale! Gioisci e porta al mondo quel po’ di gioia che è già dentro di te. 

(da Un minuto per te – Alberto Ferrara)  

Madre Elena oggi suggerisce:

I dolci della festa sono simbolo di quella vera dolcezza che il Divino Agnello, a cui siamo legate, ci farà gustare e di tutte quelle che godremo perseverando nel servizio.