Sr Paola Villanova

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Nel pomeriggio della festa della Natività di Maria, 8 settembre 2021, il Signore ha chiamato a sé Sr Paola.

Rosa Villanova nasceva il 24 ottobre 1930 a Grisignano di Zocco - Vicenza, in una famiglia numerosa, ricca di figli e profondamente cristiana, la cui religiosità si esprimeva anche con una viva partecipazione alla vita della parrocchia. Fu battezzata una decina di giorni dopo, il 4 novembre, e ricevette la Cresima il 10 settembre 1942. L’ambiente in cui viveva era favorevole al nascere della vocazione religiosa, che volle abbracciare ancora giovane, e non fu la sola della famiglia. All’età di 19 anni, precisamente il 24 settembre 1949 fece il suo ingresso, come postulante, nella Casa Madre delle Ancelle di Gesù Bambino a Venezia. Le fu dato il nome di Sr. Paola. Concluso il noviziato, emise la prima professione dei voti il 25 marzo 1952 e i voti perpetui il 9 settembre 1957.  Poco dopo i primi voti fu mandata a Trieste, prima al Preventorio, dove svolse servizi vari, e poi nei collegi: Sergio Laghi e Educandato, come assistente. Dal 1963 al 1970 esercitò, sempre al Sergio Laghi, collegio per maschi, la professione di infermiera. Passò quindi un anno in Casa Madre a Venezia e uno a Gorizia, come studente, e poi tornò al Sergio Laghi come educatrice di scuola materna. Dal 1973 al 1994 ebbe l’incarico di animatrice della comunità a Cussignacco, Dogaletto e Pravisdomini, esercitando contemporaneamente l’attività di insegnante di scuola materna. Dal 1994 al 2002 fu insegnante di scuola materna a San Pietro di Feletto, poi ebbe di nuovo l’incarico di responsabile della comunità a Cavalicco, occupandosi nello stesso tempo della pastorale parrocchiale. Le attività in cui si è più distinta sono certamente la scuola materna e la catechesi. Amava molto i bambini e si dedicava tanto anche ai ragazzi. Era esigente ma non solo con gli altri, anche con se stessa. In alcune comunità aveva organizzato anche la scuola di lavoro che le ragazzine frequentavano con gioia. Quando preparava alla prima Comunione creava un clima di festa, avvicinava i genitori, aveva un buon dialogo con tutti. Esigeva fedeltà nella frequenza. Aveva un buon rapporto anche con i parroci e molta sensibilità verso i sacerdoti. Mentre si trovava nella comunità di Cavalicco si manifestarono i primi sintomi della malattia che portava al decadimento fisico, ma senza che Sr. Paola si ribellasse o si lamentasse. Nel 2012 ci fu il passaggio a San Pietro di Feletto, dove ha passato gli ultimi 9 anni. Chi in questo tempo le è stato più vicino testimonia la sua serenità, la sua accettazione della situazione e la sua risposta, sia pure senza parole, a chi le parlava con affetto e comprensione.Ricoverata in ospedale a Conegliano da un solo giorno, per ripristinare alcuni valori troppo bassi, si pensava che tornasse presto in comunità come era previsto anche dai medici, ma il Signore ha visto che era pronta per il Cielo e l’ha chiamata a Sé.

Madre Elena oggi suggerisce:

I dolci della festa sono simbolo di quella vera dolcezza che il Divino Agnello, a cui siamo legate, ci farà gustare e di tutte quelle che godremo perseverando nel servizio.