Cenni biografici

Elena Silvestri

 

A casa abbiamo tutti degli album in cui sono raccolte le fotografie nostre e dei nostri cari. A volte ci piace guardare le foto, leggere le lettere, se ci sono, dei nostri genitori, dei nostri nonni, scoprire i nostri antenati, qualcuno dedica tempo e tempo per costruire l'albero genealogico, vedere da dove veniamo, a chi dobbiamo la vita: in una parola riandare alle nostre radici.

 

Parlare di Madre Elena - per noi Ancelle di Gesù Bambino – è come andare alle radici della nostra vita e della nostra storia, dire ciò che in qualche modo ci ha costruito, ciò che ha plasmato la nostra vita di Ancelle, a volte senza neppure che ce ne accorgessimo, prima ancora che la conoscessimo. E' un gesto di riconoscenza verso di lei, verso l'Istituto e soprattutto verso il Signore. Ecco perché siamo orgogliose di raccontare qualcosa della sua vita, delle sue origini, della sua famiglia.

 

Elena Silvestri, primogenita di quattro figli, nasce a Bassano del Grappa il 4 febbraio 1839 da Caterina Masotti e Carlo Silvestri, due sposi cristiani che, divenuti genitori, sanno sapientemente unire l'educazione umana all'educazione cristiana.

A otto anni, dopo la morte prematura di due fratellini, Elena accoglie gioiosa la nascita della sorella Annamaria. I genitori attenti alla sua crescita, pensano di affidarla a chi la può guidare in questo processo. Così dagli undici ai sedici anni studia a Verona, presso il collegio delle “Figlie di Gesù” coltivando le sue attitudini, il gusto artistico e la pietà.

Tornata in famiglia, inizia la sua prima esperienza apostolica: trasmette alla sorella il suo sapere e la prepara al primo incontro con Gesù Eucaristia.

 

Trasferita a Venezia con la famiglia, si inserisce nella vita della parrocchia dei Frari, dove abita. Attraverso un cammino di profonda purificazione, Dio la sollecita interiormente per una vita di donazione e di apertura verso chi è meno fortunato. Accetta come segno della volontà di Dio, la proposta che il padre le fa di fidanzarla con un giovane di buona famiglia, che lei ama profondamente. Mentre sta programmando le nozze, ulteriori informazioni assunte, rivelano l'ambiguità del giovane, già impegnato in un'altra relazione. Elena ne soffre intensamente; lascia temporaneamente Venezia e si ferma un tempo presso parenti a Padova e cerca luce e forza nella preghiera davanti alla Madonna Nera, venerata nella basilica del Santo; recupera una forte serenità interiore e, ritornata a Venezia, si orienta verso una donazione apostolica.

Nella preghiera e nella riflessione si apre alle opere di carità spirituali e materiali. Partecipa alla diffusione dell'Azione Cattolica in particolare curando la formazione delle donne. Accoglie attorno a sé alcune fanciulle per istruirle nella religione e avviarle al cucito e al ricamo. Risponde al grido della gioventù povera e lontana dalla fede, più esposta a perdere i valori religiosi e morali del suo ambiente veneziano e coinvolge in questo apostolato altre signore.

Orienta il suo dinamismo apostolico verso le operaie, che mancavano di una formazione personale a causa del prolungato lavoro. Nel 1875 riunisce nella sua casa, per la catechesi serale alcune di queste ragazze, altre le prepara giornalmente alla Prima Comunione.

Nel 1882, sempre nella casa paterna, dà avvio ad una scuola di lavoro femminile. Avendo già sperimentato l'impegno che esige l'opera educativa, vuole intensificarla e qualificarla come esercizio evangelico di carità. Avverte la necessità di affidare tale missione a persone dedicate totalmente a Dio.

Il 4 marzo 1884 il primo nucleo che condivide con lei l'ideale e la vita di servizio, dà inizio a quello che sarà l'Istituto delle Ancelle di Gesù Bambino, presso il palazzo Sceriman, Cannaregio 4851, in Venezia. Apre una scuola di lavori femminili con i relativi laboratori e più tardi la scuola di mosaico sacro.

prime sorelle copia 2La prima comunità

La prima comunità è composta dalla sorella Annina, dalla mamma Caterina, dalla zia Maria e dalla prima postulante, Antonietta.

Ottiene l'approvazione delle prime costituzioni nel 1898, che vengono successivamente rinnovate e riconosciute anche dalla diocesi di Gorizia nel 1903 dal Patriarca di Venezia in procinto di partire per Roma dove sarà eletto Papa con il nome di Pio X.

Muore a Venezia, dopo una lunga sofferenza, il 12 marzo 1907. Alla morte di Elena, l'albero della piccola famiglia religiosa ha già esteso i suoi rami a Gorizia e a Fiume. Più tardi nasceranno altre risposte evangeliche.

Elena Silvestri è riconosciuta venerabile dal Santo Padre, papa Giovanni Paolo II° il 20 dicembre 1999. 

 

Padre di Elena SilvestriPadre di Elena Silvestri

Padre di Elena SilvestriMadre di Elena Silvestri

Sorella di Elena SilvestriAnna Maria, Sorella di Elena

 

Madre Elena oggi suggerisce:

Per chi ha bisogno di tutto, tutto è buono e qualunque piccola cosa sarà sempre una fiorita carità. 

 

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